L'8 Marzo è sempre stata la data in cui si celebrano le donne, ma in realtà la stragrande maggioranza delle persone non sa nemmeno quando è iniziata e perché.
Risulta che la prima celebrazione è stata fatta il 28 Febbraio del 1909 per ricordare uno sciopero organizzato da sole donne l'anno prima, successivamente a New York, nel 1911, si sviluppò un grande incendio in una fabbrica tessile dove morirono oltre 150 persone, la maggior parte donne. Il caso fu eclatante perché le porte erano chiuse a chiave per evitare che i lavoratori uscissero.
Da quel momento lì, si iniziò a celebrare la donna, la madre, la sorella, l'amica, la lavoratrice, la combattente, insomma tutte le caratteristiche che possono descrivere il solo fatto oggettivo di essere donna.
Questo mio post è, come sempre, una riflessione personale, sono un italiano che vive in Messico e la percezione di questa giornata è differente.
Molte persone festeggiano questa giornata più che altro perché, come tutte, è diventata una festa commerciale che ha perso i valori fondamentali per cui è nata, nelle scuole viene regalato un fiore alle bambine, molti uomini regalano mazzi di fiori o altre cose alle rispettive compagne, madri, nonne, zie, ecc. In Italia da sempre si regala la mimosa
È una tradizione tipica italiana, è il simbolo della festività nello stivale, un fiore semplice e bello, ovviamente sfruttato dal consumismo per questa giornata, fatto sta che rimane un bel fiore. A molte donne da fastidio che gli facciano gli auguri in questa giornata, perché si sta solo ricordando la donna per ciò che è, cosa con cui sono d'accordo, sencondo me si dovrebbe avere rispetto tutto l'anno, non si deve celebrare il sesso o il genere, oggigiorno ci sono fin troppe manifestazioni di questo tipo, la marce lgbt, quelle delle donne e altre. Se si vuole avere una vera inclusione, bisogna lavorare tutti allo stesso modo senza avere un giorno in cui celebrarlo, io come uomo non ho mai celebrato il giorno dell'uomo e non sento che mi manchi questa giornata però bisognerebbe essere equanimi, fare le cose allo stesso modo per tutti.
Per esempio nel mio lavoro si celebra il giorno della donna, fanno una festa, danno regali, poi a maggio si celebra la festa della mamma, tutte le donne (indipendentemente che siano madri o no) partecipano, invece noi uomini niente di niente. Se si vuole analizzare da un punto di vista totalmente oggettivo è una grave mancanza in un momento storico dove si parla di inclusione.
Per poter concludere questa mia riflessione, considero che l'8 Marzo, come altre feste, non siano necessarie a livello consumistico, va bene ricordare che l'8 Marzo è il giorno in cui le donne hanno iniziato a ribellarsi, si celebra lo spirito combattivo, per far rispettare i loro diritti in quanto donne, lavoratrici, ecc. ma non solo per il fatto di essere donne, le bambine o studentesse non dovrebbero festeggiare, almeno non finché entrano nel mondo del lavoro.
Da un altro punto di vista, in Italia, in Messico e in quasi qualsiasi cultura, il maschilismo è molto evidente, questa festività aiuta a risaltare problemi sociali che toccano molti strati della società in molti paesi.
Sono qui che sto riflettendo mentre scrivo, è davvero importante continuare con questa festività fino a creare una società davvero inclusiva ed equa oppure è superflua e bisogna fare un altro tipo di gestione per ottenere quegli obiettivi?
No comments:
Post a Comment