Thursday, September 15, 2011

El grito (il grido)


Il 16 Settembre in Messico è festa nazionale perché festeggiano l'indipendenza.
Ogni anno i bimbi vanno a scuola con vestiti tipici, qui di seguito una foto dei miei bimbi vestiti con degli abiti caratteristici.




 CLICCA SULLE FOTO PER INGRANDIRLE

Per tutta la settimana si vede un'ondata di patriottismo e nazionalismo nel senso che si sente urlare "Viva México" quasi le 24 ore, ci sono feste, balli, eventi che ricordano il giorno dell'indipendenza avvenuto il 16 Settembre 1810.
La notte tra il 15 ed il 16 la gente si riversa nelle piazze per partecipare a "el grito", come vuole la storia ricordare questo avvenimento di due secoli fa.

Alcuni cenni storici per saperne di più: 


Senza sporcarsi le mani di sangue non c'è cambiamento, però in quest'occasione ci sono stati dei genocidi, massacri brutali di gente innocente, non conosco bene la storia messicana per essere pro o contro a tali eventi, fattostà che rimango dell'idea che sono molte le persone morte per la causa, di cui la maggior parte indifese.

Ritornando ai giorni nostri, la cosa bella del Messico, cosa che non succede in Italia, è la voglia di sentire le proprie radici, partecipare agli eventi in piazza, come ho scritto prima, praticamente la maggior parte della popolazione si riversa sulle strade per poter far sentire la propria voce. Questo senso di unione in Italia non l'ho mai sentito, ci sono alcune sfilate militari a Roma ma niente di fuochi artificiali, bandiere ovunque, la città in festa. Come dice il detto "Paese che vai, usanza che trovi" e sono contento e compiaciuto del fatto che qui in Messico, perlomeno qui ad Hermosillo la gente abbia la voglia di condividere questo evento con il resto della popolazione.




1 comment:

Mary said...

Certo Lu... paese che vai, usanze che trovi, ma dipende anche dallo spirito di un popolo, da quanto tiene alla propria Terra. Qui, in Italia si sono persi di vista gli ideali, la nascita di alcuni partiti o pseudo-tali hanno riportato la voglia di frazionamento e discriminazione e così pare quasi che anni di guerre, sacrifici di uomini a giusta ragione da considerare eroi, siano stati del tutto inutili. Da qui una generale demotivazione da parte soprattutto dei giovani.
Oggi nessuno qui si sognerebbe di gridare a gran voce, Viva l'Italia... si sentirebbe... a torto... ridicolo e alquanto "risorgimentale"... pensa te!
Sempre con stima ed affetto ti saluto,
Mary